29 marzo 2006

Amsterdam: miniphotoblog.

Mini perché ho usato il telefonino.
Mini perché pure Blogger si lamenta se c'è troppa roba da uppare ecc.


Ma veniamo al sodo. Questa chiesa sconsacrata con il gigantesco organo è stata la location della conferenza. Il collega Gianluca si finge interessato ai proceedings...

Corridoio d'albergo: e come ve lo aspettavate?

Dietro l'angolo, tre piccole gemelle.

La famosa cucina olandese. Famosa per cosa? Interno suggestivo di un ristorante. La notte stessa l'ho passata in bagno, semisvenuto a pregare Nostro Signore perché mi prendesse con sé.

Poteva mancare limmagine storta della tipica casetta olandese?

Questo sì, si poteva risparmiare.

Anche questo. Ma ci vogliamo mettere qualcosa in questo blog?

Ed ecco la (per ora) degna conclusione. Spero di recuperare presto foto e video del mio speech.

Aggiornamento: due nuove immagini scattate dal collega Gianluca che mi ritraggono durante la presentazione. In realtà sembra iuna testa mozzata appoggiata su un tavolo...




E per gli affamati del multimediale, ecco due video da scaricare e vedere su PC e telefonino. Richiedono player o plugin 3gp.

Video 1
Video 2

27 marzo 2006

Settimo come NY.


Mi stavo iscrivendo al servizio di localizzazione Frappr per il newsgroup iamsc. Inserendo il CAP di Settimo Torinese, sono stato automaticamente domiciliato a New York. Figo, no?

26 marzo 2006

Il miglior amico (della pubblicità).


Visto iera sera. Si ride tanto, dall'nizio alla fine. Muccino è bravissimo, commovente nel suo ruolo di figlio di una madre snaturata, di amante di una ragazza probelmatica e di nemico di un borghese arrivato e nevrotico. Verdone è un cane sciolto, forse al suo massimo per il repertorio di smorfie, espressioni, mimica. E il suo personaggio, direttore d'albergo grazie ai soldi della moglie, è eccezionale: comico, tristissimo malinconico, disperato, ironico, sconfitto.
Il film ha un enorme (ma non illegale) difetto: la pubblicità palese ed esagerata di Vodafone e Lenovo (ma anche Lufthansa, Acqua Lete e Birra Moretti), con inquadrature e gag studiate solo per mettere in evidenza il marchio o il servizio. Roba da anni '80: Pozzetto con le Muratti Ambassador.

25 marzo 2006

Difesa telefonica.

Buongiorno, sono Francesca di Tele2. Vorrei parlare con chi in casa si occupa del computer.
[breve pausa] Ehm... purtroppo è mancato.
Grazie.

clic.

24 marzo 2006

[TAB] John Mayer - Out of my mind.

Ecco i primi 30 secondi. Questo ragazzo dai modi per bene mi sta facendo sudare parecchio.
(To be continued...)



John Mayer - Out of my mind

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-----------------|-12b15--12--10------------
--------7--9b11--|-----------------11--9s7--
--7--9-----------|--------------------------
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----------------10---------------------
--7----7--9s11------9------------------
--7p9----------------------------------
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----------------10------10-------------------
----------------10------10-------------------
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7--9s11------11------11--9s7--9p7-----
--8s9-------------------------------------11-
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Foto: Rolling Stone

20 marzo 2006

Ritorno alla Città sull'acqua.

Sono nuovamente in partenza per Amsterdam; stavolta vado a parlare di convergenza fisso mobile. Clima ancora freddino, per cui alla bici si preferirà il taxi. Dubito che riuscirò ad aggiornare il blog da là, quindi qualche giorno di stop.

Le nostre poste.

Si legge con orrore e dei due pacchi bomba spediti con posta prioritaria e recapitati a due poveri cristi -- un ragazzino ci ha lasciato le penne.
Ma c'è, da parte mia, anche molta sorpresa: come è possibile che questa volta i pacchi non siano stati rubati da quella manica di scioperati e delinquenti che affollano i CMS di Poste Italiane? E' un caso più unico che raro. La posta prioritaria è regolarmente aperta, ispezionata, rubata e, se priva di valore, distrutta.
Negli ultimi due anni ho subìto il furto di una mezza dozzina tra corrispondenza, pacchi, piccoli involucri. L'ultimo 3 settimane fa: materiale informatico acquistato su Ebay e spedito con posta prioritaria. Mai arrivato. Ma mi sono stati sottratti anche documenti, fotografie, lettere personali, e altri acquisti fatti su Ebay. Meno di un anno fa al CMS di Peschiera Borromeo (MI) hanno, laPolizia Postale ha sorpreso e arrestato 17 persone intente a razziare la corrispondenza. Me lo sto inventando? Guardate qui e qui.
E' una sorta di ricatto, quello fatto da Poste Italiane: vuoi che il tuo pacco non sia rubato dai nostri dipendenti? E allora spendi 8 euro per tracciare PaccoCelere3.
Con tutto quello che ho perso e l'astio che ho maturato nei confronti di quel carrozzone di lavativi, non mi scioglierei in lacrime se qualche zelante addetto al CMS tentasse di aprire uno di quei pacchi destinati a qualche malcapitato.

17 marzo 2006

Il feudo SIAE.

Lo sappiamo tutti come si ingrassa quella combriccola di signorotti, ma finché non ci ho sbattuto il naso non mi capacitavo delle dimensioni.
Ho comprato 10 DVD vergini.
Prezzo: 4.9 euro
Tassa SIAE art. 39 d.l. 68 ecc: 7 euro.

Che gli frega a loro se faccio il backup della mia posta o vendo film piratati in Via Po?

15 marzo 2006

13 marzo 2006

Grande giornalismo.

La pupa di Rutelli oggi ci regala un lungo (e di non facile comprensione) articolo sul nuovo truccatore di Berlusconi. Grazie: ora conosciamo la marca di fondotinta.
Ma perché non se ne rimane a casa a fare la mamma?

10 marzo 2006

Qui, Quo, Qua.


Non si riesce ad essere seri nemmeno quando si tratta di ordire un complotto e di truccare le elezioni. Qui è Alessandra Mussolini: ma, per raggiunti limiti di età, dovrebbe essere ribattezzata Nonna Papera. Quo è Piero Marrazzo e Qua nessuno sa chi sia.
Per Gambadilegno e i Bassotti i posti sono già presi, ma gira voce che siano ancora vacanti le posizioni di Paperoga e di Ciccio, nipote di Nonna Papera.

09 marzo 2006

Spy story all'amatriciana

Mazzette, sbirri e cimici per spiare le mirabolanti imprese pre elettorali di Piero Marrazzo e di Alessandra Coscialunga Mussolini. La destra deve capire che per squalificare la sinistra non servono questi mezzucci: basta Prodi.
Peggio di così...

08 marzo 2006

[Cantine.org] Senseless - Garage is screamin'.


I quattro brani presenti nel demo "garage is screamin", uscito l'estate scorsa, tradiscono superficialità, mancanza di idee e scarsa preparazione.
La prima traccia "Claudia" è costruita intorno ad un riff che prende a piene mani dai Nirvana, tanto da sembrare una cover, mentre il cantante Krine (?) dichiara la propria ammirazione per James Hetfield, ma senza completare il compito.
La quarta traccia, registrata in presa diretta, non è un bel biglietto da visita: i 4 ragazzi infilano un errore dietro l'altro, tra fischi e rumori.
Le canzoni, al di là di difetti tecnici, non mostrano una completezza compositiva né una progettualità evoluta. Sono per lo più abbozzi di idee da sviluppare.
La qualità del demo è squalificata anche da una registrazione non professionale che sortisce quello che è probabilmente il nemico numero uno di un musicista: un suono scatoloso e zanzaroso.
Così non va. Non ancora, naturalmente. I 4 ragazzi toscani sono giovani (vent'anni in media) e pieni di buona volontà (la band si è formata ad aprile e due mesi dopo hanno inciso il demo). Lavorando sodo possono fare sicuramente di meglio.

Senseless - Garage is screamin' (giu 2005)

# Claudia
# Last Dream
# Painful Child
# TNT - Live in studio

Sito dei Senseless

07 marzo 2006

Storia di un manico/3.

Terza parte.

Con la seconda parte di questa mini serie eravamo rimasti all'intervento di falegnameria (effettuato con successo) per ridurre l'altezza del manico.
Rimanevano due attività da svolgere:
  1. tappare i fori esistenti
  2. creare i nuovi fori per il montaggio.
Ecco come si presentava il manico dopo i primi interventi di finitura e prima delle modifiche ai fori di fissaggio:



Un amico conosciuto sul newsgroup, a sua volta musicista e liutaio, mi ha fatto una sorpresona fornendomi una serie di spine di acero tornite a mano, di diametri e lunghezze diverse.
Ho quindi misurato con il calibro la profondità dei fori pre esistenti e ho tagliato porzioni di spine della lunghezza desiderata (con una tolleranza di qualche decimo di mm in più).
Quindi ho rifinito la superficie delle spine con carta vetrata dalla grana fine (400) fino ad ottenere il diametro desiderato (esattamente 4 mm), ripetendo l'operazione per le 4 spine necessarie.
Ho inserito un goccia di colla vinilica nei fori del manico e spalmato un po' di colla anche sulle spine. Successivamente ho inserito la prima spina nel foro aiutandomi con qualche copetto di martello fino al completo inserimento, avendo cura di eliminare l'eccesso di colla vinilica dalla superficie del legno.

La fotografia seguente mostra l'aspetto di una spina lavorata e pronta all'uso, e di una spina già inserita nel legno.

Una volta nserita la spina, essa sporge di poco dalla superficie del manico; pertanto occorre spianarla con una piccola lima e con carta a vetro fino a raggiungere il livello della basa. L'immagine seguente il lavoro ultimato: la spina è stata spianata a livello della superficie del manico ed è pronta per asciugare e adattarsi al corpo ospite.

Per lavorare in tutta sicurezza ho fissato il manico al tavolo da lavoro con un morsetto da falegname.

Ecco un altro dettaglio del lavoro terminato: le quattro spine sono state inserite, incollate e spianate. La superficie del manico è stata nuovamente trattata con carta a vetro finissima.


Il prossimo passo consiste nel praticare i quattro fori nella posizione corretta. L'idea iniziale consisteva nell'utilizzare un telaietto di carta di spagna sagomato seconda la forma e la posizione dei fori da praticare.



Ma una volta fissata la sagoma al manico, non ho avuto la sensazione di sicurezza che mi aspettavo. La sagoma si presenta troppo leggera e rischia di muoversi sul legno facendomi sbagliare il foro.
Pertanto ho evitato questo rischio e ho accantonato l'idea di utilizzare la sagoma di ottone.
Ho quindi optato per una nuova idea: con l'ausilio di un morsetto da falegname ho fissato saldamente il manico nel nack pocket del corpo della chitarra, ovvero nella sua posizione normale. Dopo essermi assicurato della correttezza della sua posizione e dell'accoppiamento manico-corpo, ho cominciato a praticare quattro fori con una punta molto sottile (2 mm) attraverso i fori presenti sull'attacco del corpo, dove vengono inserite le viti di fissaggio. La piccola punta del trapano è stata avvolta con carta adesiva al fine di creare lo spessore necessario per praticare fori centrati rispetto al foro di partenza. Questo mi ha evitato l'errore di praticare fori eccentrici. Con molta cautela ho utilizzato successivamente una punta più grande (3 mm) ottenendo i quattro fori nei punti desiderati.

Il risultato ha soddisfatto le aspettative e mi ha permesso di effettuare una prima prova di compatibilità avvitando il manico al corpo. Il risultato ha dato esito positivo, pertanto sono passato alla fase di verniciatura.
Dopo aver rifinito ancora una volta con carata vetrata 400 la superifice della base del manico, ho proceduto a mascherare la parte già verniciata del manico e la tastiera, quindi ho passato tre mani di vernice nitro sulla superficie grezza, ottenendo l'effetto laccato già presente sul manico.
Purtroppo la qualità delle foo non rende giustizia al lavoro eseguito.





Lasciata essicare la vernice è stato quindi possibile avvitare il manico al corpo, effettuare il setup e l'intonazione e, con grande soddisfazione, dichiarare felicemente conclusa la miniserie del manico scalloped.




Fine della terza e ultima parte.

06 marzo 2006

[Pubblicità] Vendo Peavey Blazer 158





Quest'annuncio si trova su Mercatino Musicale.

Per cambio strumentazione vendo amplificatore a transistor per chitarra elettrica
Peavey Blazer 158
da 15 W in condizioni pari al nuovo, e quindi perfettamente funzionante.
Interamente progettato e costruito negli USA (non produzioni economiche koreane o cinesi) come certificato da targhetta sul retro.
Ideale per saletta e casa. Non sfigura in esibizioni live in piccoli ambienti (pub, birreria).
  • 2 canali separati (clean e distorto con tecnologia Supersat -- non l'economica serie Transtube)
  • Canale distorto con volume e gain.
  • Cono da 8".
  • Equalizzatore a 3 bande (bassi, medi, alti).
  • Riverbero meccanico a molla (non effetto digitale) molto profondo.
  • Ingresso per chitarra, uscita cuffie e uscita PRE (per collegarlo ad un registratore, al PC, al mixer o a un finale di potenza).
  • Fornito con manuale di istruzioni.
Attenzione! Non è il modello economico Rage 158. Non appartiene alla serie economica Transtube. Qualità audio superiore ai Fender, Marshall, Park e Ibanez di pari potenza.

Disponibili moltissime foto digitali.
Spedizione a carico dell'acquirente. Imballo maniacale. Pagamento con bonifico bancario.
Per qualsiasi domanda, scrivetemi.

03 marzo 2006

Duevirgolacinque.


Secondo rialzo della BCE in tre mesi. D'altronde si sapeva, si sapeva eccome. Tre anni fa i tassi erano al minimo storico. Uno ci spera sempre, ma non si poteva festeggiare all'infinito.
Io, matita dietro l'orecchio, ci perdo quei 200 euro l'anno. I soliti noti (commercianti, professionisti ecc.) correranno ai ripari con il metodo consolidato: evaderanno il fisco per qualche euro in più. Non li vorremo mica costringere a farci pagare pizza e cocacola più degli attuali ed onestissimi 15 euro, no?
E io pago.

Aggiornamento. Ci sono andato un po' troppo leggero. Quindi rettifico: per fronteggiare l'aumento dei tassi di interesse, i ristoratori si impegneranno tanto ad aumentare l'evasione fiscale quanto ad aumentare ancora i prezzi. Loro sì, che ci sanno fare.

02 marzo 2006

La fine della pellicola e del progresso.


Senza troppi indugi, l'editoriale di PC professionale di marzo afferma che il superamento del digitale sulla pellicola è avvenuto nel 2002 e che il processo sarà completato entro il 2009 -- possiamo interpretare questa frase come "la pellicola sparirà dalla circolazione" o simili.

Le pagine seguenti ci offrono le solite prove delle point and shoot -- limitatissime nelle funzioni -- che però non costano meno di 3-400 euro.
Per chi vuole di più -- cioè avere le stesse funzioni offerte da una reflex da 100 euro, deve spenderne almeno 10 volte tanto. Sto parlando dell'equivalente di uno stipendio medio.

Voglio fare il marxista fino in fondo. A prescindere dagli indubbi vantaggi e comodità offerte dal digitale, il passaggio obbligato e unidirezionale dall'analogico al digitale è la creazione (sovrastrutturale) di bisogni indotti che genera, ancora una volta, un cleavage forte e insanabile tra chi può permettersi di esporsi con una spesa non indifferente per proseguire un'attività anche solo dilettantistica se non semi-professionali, e chi è rassegnato a stare a guardare mentre gli strumenti del proprio lavoro vengono forzosamente considerati inadeguati e non più utilizzabili.

Si diffondono come il cancro, quindi, le lusinghe demoniache del microcredito e del credito al consumo, che privano i consumatori della loro dignità prima ancora che dei loro risparmi, e accrescono enormemente le ricchezze di gruppi finanziari di dubbia moralità.

Il progresso, si diceva, è tale solo se sono molti a goderne i frutti. In questo caso, e in questo tempo, sono sempre le grandi corporation e le finanziarie a godere del frutto di un progresso che è regresso perché non porta anche ad uno progresso morale.

Immortale e tragicamente vera la profezia di Pasolini: "Io credo nel progresso, non credo nello sviluppo!"

01 marzo 2006

[Cantine.org] Suburban Base - EP 2004


Sto ascoltando il primo EP (datato marzo 2004) dei Suburban Base. E' un ascolto retrospettivo, perché nel frattempo la band milanese, formatasi nel 2003, ha continuato per la propria strada, con il CD "Sublimation" del 2006 (per la Full stroke records) e una nutrita serie di date nel nord Italia.
Com'erano i Suburban Base due anni fa? Bravi, compatti e potenti, e anche con qualcosa da dire (in inglese). L'EP è confezionato con cura: arrangiamenti solidi e articolati, chitarre belle grosse, cori e piatti che volano da tutte le parti. Un rock duro, che mi ha ricordato i GBH dei primissimi '90: ma loro, a rff pesanti e veloci, aggiungono raffinatezza compositiva e testi non banali.
"Puoi sentire le mie ferite?", chiede il vocalist Abele "Vecchio" Sangiorgio. Sì, le sento e sembrano vere, e sincere. Perché questo EP è suonato con il cuore e con il cervello. Ogni cosa è a suo posto, un progetto maturo; ma i Suburban Base fanno di più: nella bellissima "My last new day" inseriscono un quartetto d'archi e un pianoforte acustico. Il risultato è intenso, dolce e malinconico: mai lezioso, mai ruffiano. E' solo una pausa. Il rock, quello duro, riprende con "Clean plash" che chiude in bellezza l'EP.
La curiosità, adesso, è grande: come saranno i Suburban Base oggi, a due anni dal loro debutto? Azzardo un'ipotesi: più bravi, più compatti e più potenti.

www.suburbanbase.it

TRACKLIST:

1 Stolen lies
2 Run of the world
3 Taste
4 New last day
5 Clean plash